Autore: Annamaria G. De Pinto
Editore: Cacucci
Data di Pubblicazione: 2013
EAN: 9788866113386
ISBN: 8866113387
Pagine: 128

DESCRIZIONE

Nell’Italia moderna la città rappresentava lo scenario naturale del pauperismo, il punto di approdo e convergenza delle frange più bisognose della popolazione, che vi affluivano incessantemente con la speranza di migliorare le proprie condizioni di vita. Un ruolo dominante nel soccorso ai soggetti più deboli era svolto dalle numerose istituzioni, di matrice laica o ecclesiastica, che sopperivano a situazioni di disagio e di pericolo transitorie o prolungate nel tempo. Volgendo lo sguardo ai centri urbani del Regno di Napoli emerge il tradizionale protagonismo della capitale nel settore assistenziale. A partire dalla seconda metà del Settecento, sullo sfondo di una città congestionata dalle turbe di derelitti, un istituto diviene l'emblema della vocazione benefica della capitale partenopea: il Real Albergo dei poveri. Partendo da una ricostruzione delle origini storiche del reclusorio, il volume offre al lettore nuovi tasselli sull'organizzazione e sul funzionamento dell’istituzione e, in particolare, sulle figure dei poveri, destinatarie di un programma educativo che ruotava attorno all’istruzione di base e alla formazione al lavoro degli indigenti abili e che prevedeva forme di assistenza diversificate a seconda delle singole categorie di beneficiati. Attraverso un lungo e appassionante scavo archivistico la ricerca ha permesso di delineare le caratteristiche demografiche e sociali dei reclusi e di aprire una finestra sul vissuto di tanti uomini e donne vittime della miseria, dell'emarginazione e dello stigma sociale.

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